martedì 21 aprile 2009

Uomo alla Coque

Esigenze e contingenze che spingono un uomo alla condivisione delle sua personale e intima visione delle cose del mondo bla bla bla bla bla bla bla bla per ora non mi interessa parlarne.

Ci tengo a farvi un résumé delle più recenti vicende della mia esistenza. Mi sono recentemente laureato, sono andato in America, sono tornato dall'America, sono partito per l'Inghilterra e non sono ancora tornato. I miei detrattori, alcuni dei quali presenti anche nella mia band - per esempio sotto le spoglie di Marini Luca, sostengono che il mezzo di ritorno più probabile sarà in una bara, poichè spacciarsi morti è sicuramente il mezzo più economico per rimpatriare. Si sa, i morti raramente pagano. Spero Lazzaro non avesse debiti.

Il problema economico è al momento il più pressante. La crisi economica dilagante non risparmia neanche il mio conto color rosso rubino. In effetti, è stato approntato un piano anticrisi insieme al Ministero del Dolore (presieduto dal Dott. Poggioli), consistente in una dieta a base di economico cibo in scatola e astinenza dalla prostituzione (non tanto quella usufruita quanto quella praticata).

Il primo giorno di viaggio, Roma-Basilea, si è per me consumato in una vasta consultazione della prima serie di Chuck (grazie Michéle), ed è terminato con una piacevole permanenza all'ostello YMCA. Bello largo pulito. Bel posto la Svizzera.

Il secondo giorno di viaggio, Basilea-Boulogne sur la Mer, ha concluso la consultazione della prima serie di Chuck e confermato una adolescenziale infatuazione per la co-protagonista (scusa Michéle). la giornata è terminata tra le coltri dell'hotel Premiére Classe (nome omen un cazzo). Un immagine vale più di mille parole, un video ne è la traduzione matematicamente esponenziale. A voi il documento (con testimonianza audio degli effetti dell'economia di risparmio sui generi alimentari):




Dopodichè stamattina si parte, si attraversa la manica in nave (mentre continuo a seguire avidamente Chuck), si ammira per un breve, poetico momento il commovente candore delle scogliere di Dover. Rifletto sul fatto che i miei capelli sono sporchi. Sono stanco torno in furgone. Verso Cambridge, il tempo inaspettatamente ci assiste, e inusulamente l'Inghilterra ci riserva uno splendido, pigro pomeriggio di sole, che tuttore perdura.

Nel momento in cui scrivo sono al nostro primo locale inglese. Piccolo, spoglio ma accogliente, pieno di inglesi. Saltano all'orecchio le diferenze di pronuncia tra Yankees e Cokneys. La band sembra simpatica. Il nostro soundcheck è stato piuttosto una merda, ma finchè mi sorridono sono contento. Mi manca la pasta.

Mi manca la pasta.

3 commenti:

  1. Cokneys.
    Sempre.


    Mi fa piacere stiate bene in terra anglosassone.
    Un abbraccio a tutti.

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  2. Cokneys forever sisi!

    Mi sembrate proprio in forma ahahahah

    Il tempo oggi era una favola davvero... Speriamo che contui cosi :D
    Ci si vede sabato.. e domenica... e martedi eheh

    corina.

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  3. vabbè... IO ho una infatuazione per il protagonista Zachary Levi. (scusa Bebbì) :D

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