In questo istante esatto sono a Parigi. Ieri sera si sono consumati i fumi dell'ultima performance inglese. Che aveva piacevolmente assunto i contorni di un deja-vu hyppato. Come una settimana fa, ma con più gente, show ancora migliore e più soddisfazione. Quando le spogliarelliste ti chiedono di bere qualcosa dopo aver caricato gli strumenti (ok ok, non a me), l'apice della tua carriera può dirsi segnato.
Quello che succede dopo, è amministrazione da professionisti della scomodità: Weston/Dover si consuma in una tratta notturna dai risvolti allucinatori (cioè molte scorregge), Dover/Parigi segna il passaggio dalla verdissima Inghilterra alla verde Francia (ogni tanto si incrociano i profili delle centrali nucleari). A Parigi ci attende il nostro usbergo notturno, casa della (gentilissima) cugina di Helio. Abbiamo la fortuna di fare un giro panoramico della città dal Burgone.
Arrivati alla casa, ci ficchiamo dentro e da veri maschi italiani non usicamo più dalla nostra tana bohemiénne.
Le jour aprés, si prende il cafè, e ci si imbarca per la tratta Parigi-Roma. Non ne voglio parlare. Anche perchè mi sono stuccato tutta la prima serie di Reaper e non mi ricordo molto altro.
Dal momento che sto per iniziare a leggere l'introduzione alla filosofia di Jaspers, prometto che i contenuti di questo blog registreranno un incrememento della portata culturale delle riflessioni qui registrate.
Per ora però sono solo interessato ai nachos con queso. Ma questa è un'altra storia.
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Parigi!
RispondiEliminaprovo tanta invidia in questo momento! :)
belle le parole tag "mandolino" e "melanzane"...
RispondiEliminabella Parigi... <3